La nascita e la diffusione dei social network hanno modificato in profondità il mondo del commercio, a più livelli e in qualsiasi settore.
Oggi, infatti, i social sono in grado di muovere una quantità considerevole di denaro, un meccanismo dovuto sostanzialmente a due fenomeni: la sponsorizzazione di contenuti e il ruolo strategico degli influencer.
Siamo di fronte a due fenomeni fortemente interrelati tra loro. Quando si parla di “sponsorizzazione” ci si riferisce ad un contenuto “sponsorizzato” da una pagina social, ossia un contenuto, sia esso un videoclip, un post testuale o un’immagine fotografica, sul quale il gestore della pagina stessa avrà investito del denaro per favorirne la circolazione.
E quando si parla di “influencer”? A cosa ci si riferisce? L’influencer non è nient’altro che una figura chiave, in ambito social, in grado di creare o intercettare tendenze, legate alla moda, all’arte, alla cultura e via dicendo.
Adottando un metodo di comunicazione semplice, accattivante e alla portata di tutti, gli influencer sono in grado di sponsorizzare contenuti e, attraverso di essi, incassare denaro derivante dalla pubblicità concordata. Le pagine degli influencer, infatti, oltre a presentare contenuti personali, sono un veicolo per comunicare con gli utenti dal punto di vista commerciale, con marchi e brand che si affidano alle capacità comunicative delle figure in questione per pubblicizzare un determinato prodotto.
Ma per quanto riguarda la scuola per diventare influencer, quale scegliere? È possibile seguire dei corsi specifici o, al contrario, stiamo parlando di una professione accessibile a pochi eletti?
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Scuola per diventare influencer
Quale scuola scegliere per diventare influencer? Se un tempo la professione risultava accessibile esclusivamente a chi aveva innate capacità comunicative, oggi è possibile diventare un influencer seguendo un corso di influencer marketing o… laureandosi. Già, perché in Italia, dopo quanto avvenuto in Spagna, è stato introdotto il primo indirizzo di laurea avente come oggetto la figura dell’influencer.
Prima di entrare nel dettaglio, però, facciamo il punto della situazione, in modo tale da procedere con ordine e chiarire una volta per tutte il rapporto scuola/influencer.
Un percorso che parte da lontano: le scuole superiori
Partendo dalle scuole superiori, non vi è un vero e proprio indirizzo di studio in grado di “ferrare” lo studente in materia di “influencing”.
Tuttavia, chi ha le idee ben chiare sin dalla giovane età non dovrebbe trascurare gli indirizzi grafici, oggi come non mai utili per apprendere le basi della comunicazione visiva digitale, i licei a indirizzo scienze umane, in grado di fornire competenze in materia di sociologia e antropologia, e gli indirizzi più specialistici, con particolare riferimento agli ambiti dell’informatica, delle telecomunicazioni e della moda.
La prima laurea per diventare influencer in Italia
Il discorso entra nel vivo con la questione “laurea”. Ad oggi, in Italia, è stato attivato un solo e unico indirizzo dedicato alla professione dell’influencer, ma rappresenta pur sempre un passo in avanti.
L’indirizzo in questione è stato attivato all’interno della facoltà di “Scienze della Comunicazione” dell’università telematica e-Campus, e consentirà di acquisire tutte le competenze essenziali in materia di web marketing, social marketing e via dicendo.
Il corso verrà erogato esclusivamente in modalità online (in linea con gli altri corsi messi a disposizione da e-Campus), e avrà un costo iniziale, in merito alla retta per il primo anno, pari a 3.900 euro a studente.
Le alternative post-laurea
Infine, da non trascurare tutte quelle alternative che, di fatto, possono essere integrate agli studi portati avanti con la laurea suddetta.
Nello specifico, stiamo parlando di corsi di specializzazione e di frequentazioni in accademia. Un esempio è dato dal corso di “Influencer Marketing” istituti dallo IED, avente una durata di tre mesi e dedicato all’analisi approfondita del mondo del web marketing (con un occhio di riguardo per i social network).
Per quanto riguarda l’accademia, invece, si prenda in considerazione la possibilità di frequentare gli spazi della Condè Nast Social Academy, in grado di fornire competenze anche sul piano dell’etica e della responsabilità della comunicazione.